Month: April 2022

Non Thermal Plasma è il futuro? Ecco come sarà utile

Negli ultimi anni, a causa del COVID-19, abbiamo imparato a nostre spese l’importanza della sanificazione delle mani e delle superfici. Proprio per questo, diversi studiosi stanno testando metodi alternativi di sanificazione, fra tutti si distingue per efficacia il Non Thermal Plasma (Plasma Freddo).

Abbiamo già parlato del plasma freddo in questo articolo, ma oggi affronteremo le varie applicazioni di questa innovativa tecnologia, basandoci su ricerche specifiche. Negli ultimi anni, infatti, sono stati condotti diversi studi per permettere l’applicazione della tecnologia NTP (Non thermal Plasma) in vari campi: da quello della prevenzione, a quello medico-chirurgico, a quello della sanificazione alimentare.

Oltre alle note proprietà antimicrobiche, ci sono delle prospettive che vedono il Non thermal Plasma impiegato nel trattamento di ferite e nelle terapie oncologiche.

Ecco cosa vedremo nel prosieguo dell’articolo:

  • Cos’è la tecnologia NTP
  • Applicazioni del Non thermal Plasma: dalla chimica al medicale
  • Perché è importante saperlo

Leggi anche: Perché l’igienizzazione delle mani sarà importante anche dopo il COVID-19

La Tecnologia Non thermal Plasma in breve

Per chi non conoscesse la tecnologia NTP, possiamo dire che si tratta di un processo chimico che mira a produrre il plasma.

Il plasma è un gas composto da particelle come ioni ed elettroni elettricamente cariche, questo le rende estremamente cariche di energia. Conosciuto come “quarto stato della materia (dopo gas, solidi e liquidi). Il plasma, come detto, ha delle caratteristiche interessanti antimicrobiche ma non solo.

Quando un solido viene riscaldato, si trasforma in liquido e poi da liquido in gas. Se viene applicata una quantità sufficiente di energia al gas, diventa un gas ionizzato noto come plasma, che rappresenta il quarto stato fondamentale della materia.

Da Disinfection and Sterilization Using Plasma Technology: Fundamentals and Future Perspectives for Biological Applications.

Il Non thermal Plasma, nel dettaglio, è detto così perché composto da elettroni e ioni a temperature molto diverse tra loro. Il termine non thermal, infatti, sta a significare che gli ioni del plasma sono a basse temperature, rispetto agli elettroni (possono raggiungere temperature oltre 10 mila gradi).

Ecco prodotto il plasma non termico o Non thermal Plasma. Questa tipologia di plasma, non raggiungendo elevate temperature, può essere utilizzarlo in vari ambiti.

Leggi anche: Università di Padova certifica efficacia GLOW al 99 %

Quali applicazioni per il Non thermal Plasma

Abbiamo già parlato in diversi articoli dell’efficacia del plasma freddo per l’ igienizzazione delle mani e la sanificazione. In generale, però, il Non thermal Plasma è impiegabile in diversi ambiti, perché presenta una concentrazione di energia notevole e delle proprietà davvero uniche, utili in diversi ambiti:

  • chimico
  • alimentare
  • prevenzione
  • medico-chirurgico

Diverse ricerche hanno dimostrato come la tecnologia Non thermal Plasma sia il futuro per svariate applicazioni. Vediamone alcune nel dettaglio.

Applicazioni chimiche del Non thermal Plasma

Senza scendere troppo nel tecnico, il Non thermal Plasma è molto utile in chimica perché, data la grande concentrazione di energia, è un promotore di reazioni chimiche specifiche.

La sua composizione interna, fatta da elettroni caldi e molecole gassose fredde, è capace di creare reazioni di dissociazione o di formazione di elementi. La reattività del plasma freddo alle scariche elettriche, infatti, è riscontrabile in altri elementi ma a temperature molto più alte e, quindi, difficilmente raggiungibili in poco tempo e senza complicazioni.

Infatti, il Non thermal Plasma è utilizzato anche nella produzione di carburante, unendosi con i catalizzatori che favoriscono i processi chimici che convertono elementi chimici in combustibili. In particolare, il NTP è impiegato nella sintesi del metanolo (componente della benzina), in quella del metano.

L’impiego del NTP in processi per la produzione di carburanti alternativi, come quelli ad idrogeno, è una realtà concreta. Per esempio, il Non Thermal Plasma è già utilizzato nel processo di pirolisi.

La pirolisi è un metodo di riscaldamento, in un ambiente controllato con ossigeno limitato, che permette di decomporre i materiali organici tra 400°C e 650°C. Questo processo è maggiormente utilizzato per generare energia (tramite calore, elettricità o combustibili).

La sfida è quella di utilizzare il plasma freddo in questo processo, per aiutare a recuperare altre sostanze chimiche e materiali che di solito vanno perse. Un motivo per cui il Non Thermal Plasma può davvero rappresentare un futuro più verde.

Non Thermal Plasma in ambito alimentare

Il campo in cui il Non thermal Plasma è utilizzato da anni è quello della sanificazione e della prevenzione. Infatti, nell’industria alimentare è ampiamente impiegato per la sterilizzazione delle superfici nella preparazione di cibi o nella preparazione del packaging.

In questo campo, in particolare, vi è una ricerca fatta sul trattamento al Non thermal Plasma di sacchetti per alimenti da sigillare, che ha dato eccellenti risultati.

Dopo i trattamenti al plasma, la conta batterica ha mostrato una riduzione […] significativa. Questi risultati sono stati confermati dalle osservazioni al microscopio elettronico a scansione (SEM) che mostrano batteri o spore alterati e numerosi detriti. Tenendo conto dei microrganismi studiati, il trattamento con plasma di ossigeno ha mostrato la massima efficienza.

Fonte Innovativo processo di disinfezione al plasma non termico all’interno di buste sigillate: valutazione dell’efficacia battericida e sporicida rispetto alle attuali norme di sterilizzazione

In campo alimentare, la tecnologia Non thermal Plasma è quella più utilizzata perché non crea scarti, non inquina ed ha un impatto nullo sugli alimenti, come si evince da questo studio. In particolare, si comprendo come la NTP:

  • non altera la freschezza dei prodotti
  • non incide sulle proprietà nutrizionali
  • elimina germi e batteri e prolunga la conservazione del prodotto

Inoltre, in un’altra interessante ricerca incentrata sui prodotti ittici, si nota come la conservazione del pesce, una volta trattato con plasma freddo, ne prolunghi la conservazione, inattivando germi e batteri che contribuiscono a infettare i prodotti ittici velocemente. (fonte: Principi e applicazioni recenti di nuove tecnologie di trattamento non termico per l’industria ittica: una rassegna).

Non Thermal Plasma nell’agricoltura

Uno studio interessante, sull’efficacia del plasma freddo sulle colture, ha dimostrato che trattando l’acqua di queste colture con la tecnologia al plasma freddo, vi è una maggiore longevità delle piante ed una migliore resa.

In questo senso, infatti, si riduce il ricorso a diserbanti o additivi chimici, sanificando l’acqua da virus e batteri  e permettendo alle colture di crescere più sane e rigogliose.

La ricerca si è basata su serre idroponiche (colture in ambiente controllato) su piante di pomodori, erbe aromatiche, lattuga, fragole ed altre colture destinate al consumo umano. La tecnologia Non thermal plasma ha agito sia sull’acqua, come detto, sia sull’aria dell’ambiente in cui sono cresciute le piante.

I risultati sono stati notevoli: al microscopico si è notato la riduzione dell’80% di virus e batteri sulle piante. In questo modo, la coltivazione con acqua e aria trattate dal Non thermal plasma apre a scenari interessanti, tra tutti il graduale abbandono degli additivi chimici nell’agricoltura.

In particolare, anche il Dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente dell’Università di Padova ha certificato l’efficacia di questa tecnologia applicata all’agricoltura.

Tecnologia al plasma freddo per prevenire la salmonella

Un altro studio, condotto nel 2021, ha rilevato un’efficacia particolare del NTP per quanto riguarda il trattamento di uova per l’eliminazione del batterio della salmonella, diffusissimo nelle uova.

Lo studio, nel dettaglio, si è concentrato su come trattare una superficie più ampia del guscio d’uovo ed in particolare, di come poter trattare più uova contemporaneamente, in modo da avere delle future applicazioni industriali.

Qui è stato utilizzato un nuovo dispositivo NTP con un sistema di getto a doppio ugello rotante, in grado di trattare un’area anziché un punto. Le uova in guscio inoculate con Salmonella enterica sierotipo Enteritidis (SE) sono state collocate su una piattaforma mobile sotto il sistema di getto a doppio ugello rotante.

(Fonte: L’applicazione di un nuovo dispositivo plasma non termico con getti plasma doppi rotanti per l’inattivazione della Salmonella Enteritidis )

Non Thermal Plasma in campo medico

Oltre alle tematiche della prevenzione da virus e batteri, con dispositivi per la sanificazione delle mani e dell’aria, la tecnologia al plasma freddo riserva diverse novità in campo medico.

Plasma freddo nell’ortodonzia

Nell’odontoiatria, in realtà, il plasma freddo è ampiamente utilizzato per la sanificazione di strumenti e il trattamento dei pazienti. In un recente studio sulla gengivectomia, si evince come molti pazienti trattati con tale tecnologia abbiano avuto una rimarginazione delle ferite in pochissimo tempo.

Si può concludere che Non Thermal Plasma migliora l’epitelizzazione e stimola la guarigione delle ferite dopo gengivectomia e gengivoplastica.

(Kusakci-Seker, 2020)

Tecnologia NTP per trattamenti terapeutici

Nel maggio 2021, invece, sono stati pubblicati i risultati di uno studio effettuato su topi da laboratorio, trattati da NTP generato da radio-frequenza. L’obiettivo era quello di stabilire se il plasma freddo avesse delle conseguenze su materiale organico.

I risultati sono stati molto incoraggianti: oltre alla disattivazione batterica, nota proprietà del plasma freddo, si è verificata l’eliminazione delle cellule cancerogene presenti sul tessuto organico delle cavie. Inoltre, le ferite guariscono più rapidamente rispetto ai trattamenti tradizionali. (Rosendo Pena-Eguiluz, 2021)

Altra ricerca specifica sui danni che il plasma freddo ha causato alle cellule tumorali.
Qui vengono analizzati i processi con cui il Non thermal plasma agisce, inattivando i microbi e incidendo sulla morte delle cellule cancerose. (Helena Motaln, 2021).

Si è dimostrato che la NTP (Non thermal Plasma) agisce come antinfiammatorio, stimola i tessuti, migliora il flusso sanguigno e guarisce… è battericida, proapoptotico e antitumorale. La capacità antitumorale della NTP ha portato a stabilire un nuovo campo in medicina chiamato “oncologia del plasma”

Fonte Risposte intracellulari innescate da plasma atmosferico freddo e mezzi attivati ​​​​dal plasma nelle cellule tumorali

In questa ricerca, infatti, le note liete riguardano non solo la capacità di indurre la morte di cellule tumorali nei topi, ma anche la regressione di tumori dopo dei trattamenti al Non thermal Plasma.

Già nel settembre 2017, una ricerca di laboratorio ha evidenziato come il Non thermal Plasma sia aggressivo verso un tumore come l’osteosarcoma (OS). Le conclusioni sono state confortanti, in attesa di verifiche sul tessuto vivo e cavie.

Una volta convalidate per la terapia dell’OS nei modelli preclinici, le terapie al plasma devono essere integrate all’interno di specifiche modalità di trattamento del cancro. Questo potrebbe essere, ad esempio, come strumento adiuvante durante la chemioterapia e la resezione, come potente killer di micrometastasi.

Fonte:  Plasma atmosferico freddo nel trattamento dell’osteosarcoma

Perché la sanificazione al plasma freddo è il futuro?

In definitiva, possiamo dire che la Non thermal Plasma technologies è una di quelle innovazioni che possono davvero far cambiare la vita in tanti ambiti. Dal mondo della chimica, a quello dell’alimentazione e dell’agricoltura.

Nel campo della prevenzione ed in quello medico, abbiamo visto come il trattamento di ferite e di patologie anche gravi (cancro), stia facendo passi in avanti notevoli.
L’innovazione del Non thermal plasma, che dovremmo accogliere, ha moltissimi vantaggi e pochissimi svantaggi.

Ecco perché il plasma freddo rappresenta davvero il futuro. Sia dal punto di vista scientifico, che da quello medico e alimentare, è evidente la sua efficacia nel trattamento di superfici organiche (pelle, organi, alimenti). 

Inoltre, la tecnologia Non thermal Plasma non produce scarti e non inquina, dimostrando una grande versatilità, dato che per produrlo serve semplicemente una carica elettrica controllata a basso voltaggio.

HT Plasma, come azienda innovatrice, ha investito e continuerà ad investire in questa tecnologia, concentrandosi sulla sanificazione e la prevenzione, mantenendo il focus sulla sostenibilità ambientale.

Design GLOW: Intervista agli ideatori del concept prodotto

In questo articolo, continuiamo a scoprire il dietro le quinte di HT Plasma e, in particolare, del  Design GLOW. Dal reparto Ricerca & Sviluppo, al reparto concept & design, passando per quello comunicazione, capiremo come una startup innovativa, tutta italiana, punta a rivoluzionare l’igienizzazione delle mani, uno dei metodi di prevenzione più importanti in questi anni di pandemia. 

Abbiamo incontrato Ivan Fiorin, industrial product designer, tra gli ideatori del concept di GLOW, e ci ha parlato del prodotto e di come lavora un’azienda di design radicata nel territorio ma con contatti e collaborazioni internazionali. 

Siamo stati contattati da HT Plasma in quanto Emo design negli anni ha saputo costruirsi un’esperienza solida nell’ambito del design di prodotto e quindi aveva le caratteristiche evidentemente adatte per accompagnare passo dopo passo l’azienda verso un risultato concreto.  

Siamo rimasti, fin da subito, incuriositi dal tipo di progetto proposto e abbiamo ritenuto potesse essere una buona occasione per metterci alla prova ancora una volta. 

Ivan Fiorin-Industria Product Designer

Come funziona il lavoro di un designer industriale/product designer?  

Un designer di prodotto ha il compito di generare un’idea e renderla fruibile. Se volessimo fare un’analogia, il lavoro in sostanza è molto simile a quello di un sarto.  

Anche lui deve capire le esigenze del cliente, intercettare i trend attuali e futuri, e creare un abito non solo appetibile dal punto di vista estetico ma che sia anche comodo e facile da indossare.  

Nel nostro caso, l’abito diventa un prodotto di consumo che possiamo ritrovare nel nostro quotidiano, che sia uno spazzolino per i denti o una stufa a pellet. 

Design Glow: le fasi della creazione prodotto

Quali sono le fasi che hanno portato alla creazione del concept? e  come si fa a dare vita ad un prodotto che esiste solo nelle idee di ricercatori e scienziati? 

Nel caso specifico di Glow per noi era importante innanzitutto capire quali erano le criticità e le opportunità sul piano esperienziale, in quanto Glow prevede un contatto diretto con la persona durante tutta la fase di igienizzazione.  

Abbiamo lavorato quindi fin dall’inizio per rendere l’utilizzo del prodotto il più piacevole e semplice possibile, analizzando le varie fasi di interazione e capendo come altri prodotti già esistenti nel mercato si comportavano con situazioni analoghe.  

Questo ci ha permesso di creare una serie di idee che sono poi state tradotte in diverse proposte estetiche, partendo da semplici disegni su carta fino ad arrivare a dei modelli 3d realizzati al computer. 

Design GLOW: il processo di igienizzazione 

La forma ed il Design GLOW ha certamente inciso sul suo utilizzo. Ecco perché, è bene ribadire come avviene il processo di igienizzazione e come il suo design ha reso unica l’esperienza di utilizzo di questo dispositivo. 

  • Facile. Glow è un dispositivo compatto e di design, dall’uso facile ed intuitivo. Basta alimentarlo ad una presa di corrente e non avrai più problemi di batterie che si scaricano. 
  • Veloce. In pochi secondi Glow garantisce una sanificazione fino al 99,9% da virus, funghi e batteri non solo sulla pelle ma anche dello spazio sotto le unghie, dove spesso i virus si depositano. 
  • Sicuro. Il processo di disinfezione si conclude automaticamente lasciando le mani perfettamente asciutte e protette sperimentando una user-experience senza precedenti. 

Fornire una soluzione esteticamente accattivante quanto è stato importante per il Design GLOW? Quanto incide l’aspetto estetico per un prodotto che deve essere di pubblica utilità? 

È sicuramente molto importante fornire un certo “appeal” estetico al prodotto, ancor di più forse è bilanciare il suo design in modo che non risulti troppo invasivo una volta collocato nel luogo di utilizzo e che coniughi intenti a volte opposti tra loro. 

Nel caso di Glow, per esempio, volevamo un oggetto che fosse iconico e che comunicasse la tecnologia innovativa al suo interno ma, allo stesso tempo, che trasmettesse affidabilità e fosse accomodante se collocato in ambienti diversi. 

Leggi anche: Faq su GLOW: tutto quello che si chiede chi lo prova 

I vantaggi di GLOW:  

  • Igienizzazione garantita 
  • Innovativo: tecnologia non thermal plasma 
  • Nessuna spesa ricorsiva o manutenzione 
  • Estrema facilità di utilizzo, basta una presa di corrente 
  • Zero impatto ambientale 
  • Realizzato con materiali riciclati 
  • Bassissimo consumo elettrico per generare il plasma freddo

Quali sono i materiali che avete scelto per la realizzazione del DESIGN GLOW? 

Abbiamo utilizzato principalmente delle lastre piegate in alluminio, in quanto questo materiale permette di avere un prodotto solido e duraturo nel tempo, ma anche conveniente dal punto di vista manifatturiero.  

L’altro materiale che ritroviamo nel prodotto è il policarbonato nella parte frontale che oltre a caratterizzarne il design ci ha permesso di inserire un’interfaccia luminosa “a scomparsa” per preservare una certa pulizia estetica dell’oggetto. 

Design GLOW: certificazioni e innovazione made in Italy 

Glow è stato pensato, progettato e prodotto interamente in Italia nel rispetto di tutte le normative vigenti. In particolar modo risulta: 

  • Testato presso i laboratori di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, centro di ricerca in prima linea nel combattere la diffusione del Covid19. 
  • Depositato il brevetto industriale innovativo e tecnologico presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi 
  • Marchiato CE: Prodotti conformi in ogni singolo processo di produzione e lavorazione alle direttive Europee 
  • Testato con prove di compatibilità elettromagnetica (EMC) 
  • Conforme alla direttiva low voltage directive (LVD) 

Ci sono stati diverse varianti di GLOW prima di raggiungere la versione definitiva? 

Si, chiaramente è stato un percorso step by step, per Glow dopo una prima fase di esplorazione creativa più ampia, siamo arrivati a definire due direzioni progettuali ben definite e opposte tra loro.  

Da qui in poi si è trattato solo di capire quale delle due direzioni fosse quella più adatta ai fini del progetto, sviluppando passo dopo passo con il team di HT plasma i cambiamenti necessari per migliorare il design di Glow. 

Ringraziamo Ivan Fiorin ed Emo Design per aver saputo interpretare i nostri desideri con un concept accattivante e ricercato ma al tempo stesso estremamente intuitivo. 

Promuovere l’italianità, l’innovazione e la sostenibilità ambientale è il driver della nostra azienda, sin dal primo giorno.  

Sanificazione delle mani e prevenzione COVID-19 in hotel e strutture ricettive

La primavera, spesso, è il periodo in cui si pianificano viaggi e vacanze e, nonostante la pandemia, sembra che il settore turistico stia ripartendo. Ecco perché è utile fare un focus sulla sanificazione della mani e la prevenzione in hotel e altre strutture ricettive.

Per garantire la salute e il benessere degli ospiti e dei lavoratori negli hotel e nelle strutture ricettive, si dovrebbero seguire determinate regole e norme che, nel corso di questi mesi di pandemia, sono state ribadite anche nel dpcm del 24 marzo 2022.

Ecco perché, in questo articolo, faremo chiarezza su quello che c’è da sapere per i gestori di alberghi e per gli ospiti degli stessi.

In sintesi parleremo:

  • delle forme di check in e pagamento contactless nelle reception,
  • dell’utilizzo di dispenser igienizzanti mani nei corridoi e nelle aree comuni,
  • delle misure di prevenzione come distanziamento sociale e ingressi contingentati in sale congressi, palestre e piscine
  • della pulizia delle camere.
  • della sanificazione hotel in generale

Sanificazione delle mani in albergo: atrio, corridoi, aree comuni

L’industria dell’ospitalità sta lavorando duramente per fornire agli ospiti un soggiorno sicuro e confortevole durante la remissione di questa pandemia. Gli ospiti e i lavoratori sono diventati molto attenti alla pulizia e all’igienizzazione delle mani e delle superfici che vengono toccati.

Gli hotel hanno già intrapreso misure extra per garantire la sicurezza degli ospiti. Gli hotel si sono sempre concentrati sulla pulizia, ma ora stanno anche educando i loro dipendenti alla luce della pandemia.

Per approfondire leggi anche: Come igienizzare le mani nei luoghi di lavoro.

Oltre ad avere stilato dei vademecum interni per la gestione degli hotel e la pulizia, molti hotel hanno già reinventato molti processi, affinché avvengano senza contatto.

Sanificazione delle mani nell’atrio

La pandemia ha cambiato per sempre il check-in dell’hotel. Gli ospiti possono ora fare il check-in online o attraverso un chiosco self-service senza contatto. Lo stesso vale per le modalità di pagamento: preferire pagamenti di tipo contactless per ridurre i rischi di trasmissione di germi e batteri.

Inoltre, la chiave delle stanze (magnetica e non) viene tenuta dagli ospiti per tutta la durata del viaggio e poi sanificata, prima di assegnarla ad un nuovo ospite della struttura.

Tutti gli alberghi sono dotati di dispositivi di protezione personali certificati, come mascherine, guanti e gel igienizzanti. Inoltre:

• Plexiglass protettivi presso i desk di accoglienza

• Segnaletica di sicurezza sul pavimento

• Invito all’utilizzo dell’ascensore una persona alla volta

Stazioni di sanificazione delle mani nei corridoi

Gli altri ambienti, in cui è stato saggio intervenire con misure di prevenzione, sono i corridoi. In particolare, in questi mesi e in quelli avvenire, è stata applicato un protocollo di sanificazione, molto diffuso:

  • Sanificazione degli ambienti: corridoi, aree comuni e con macchine ionizzanti
  • Pulizia delle superfici nella hall, in reception, sugli elementi di arredo, nei servizi igienici, ascensori e relative pulsantiere ad elevata frequenza di contatto

In fatto di prevenzione, in alberghi e strutture ricettive, l’attenzione deve essere massima. La frequenza con cui avviene il ricambio di ospiti impone un regime di pulizia molto preciso. Queste sono alcune informazioni per gli hotel, alcune sono adottate tuttora per scongiurare il rischio contagio:

  • Postazioni per l’igienizzazione delle mani nell’atrio e nelle sale riunioni.
  • Limitare gli ospiti negli ascensori, se possibile.
  • Disinfettare le chiavi dell’hotel prima del check-in.
  • Pulire frequentemente le aree pubbliche e i dispositivi comuni.
  • Il personale di pulizia indossa guanti e mascherine durante la pulizia delle camere.
  • Permettere al personale di indossare la propria maschera e i propri guanti, se lo desidera.
  • Aumentare la ventilazione nelle sale riunioni.
  • Fornire una colazione preconfezionata in scatola o servire la colazione individualmente ai tavoli.

Aree comuni e altri servizi

Il personale dell’hotel deve pulire le aree comuni: sale congressi, palestre, piscine e centri benessere. Inoltre, deve far arieggiare le stanze e i luoghi di aggregazione e assembramento, utilizzando anche ionizzatori d’aria.

Un ricambio d’aria è fondamentale, anche in una fase remissiva del virus, come quella prevista in questa primavera/estate 2022.

Nel caso di palestre o piscine, va applicato l’avviso del 1 aprile 2022 rilasciato in modo congiunto dal Ministero della Salute e dal Dipartimento dello Sport. Qui si fa specifico riferimento a 5 aspetti fondamentali della prevenzione:

In generale, viene posta l’attenzione ai luoghi di dimensioni esigue in cui è sempre raccomandato l’utilizzo della mascherina e degli ingressi contingentati. All’ingresso e in più punti degli ambienti comuni, è necessario dotarsi di colonnine igienizzanti e favorire la sanificazione delle mani frequente.

Inoltre, si fa un focus sull’igienizzazione delle superfici e sull’aerazione di ambienti comuni, con l’utilizzo anche di ionizzatori per l’aria.

Cucina Hotel: sanificazione delle mani, superfici ed utensili

Le regole per alberghi e strutture ricettive coinvolgono, certamente, anche le cucine e i lavoratori che vivono questi ambienti. Ecco perché, anche in questo caso, è stato stilato un elenco di norme ed avvertenze condiviso da varie istituzioni.

In particolare, si pone l’accento sulla lavaggio delle mani e le misure di prevenzione da adottare durante la preparazione dei cibi, il servizio e la pulizia.

Preparazione degli alimenti

Il personale addetto alla preparazione degli alimenti dovrà aver seguito un apposito corso di aggiornamento sulle norme igienico-sanitarie da adottare in questo particolare periodo di criticità, in conformità alle normative vigenti.

Oltre all’utilizzo di DPI e alla relativa frequenza di cambio, dopo operazioni quali: apertura, chiusura porte di uscita dai locali cucina e svuotamento di contenitori di rifiuti.

Durante il servizio non bisogna toccarsi viso, bocca e occhi con i guanti. Inoltre, ad ogni cambio di guanti si raccomanda l’igienizzazione della mani. Il lavaggio delle mani, come detto, è una delle forme di prevenzione migliore contro le infezioni, forse più efficace dell’indossare i guanti.

Tutti i lavoratori impiegati nel settore alimentare hanno l’obbligo di lavarsi frequentemente e accuratamente le mani, con acqua corrente calda e sapone. I gel disinfettanti mani possono essere un’aggiunta, ma non sostituiscono il lavaggio delle mani.

Preparazione sala

Per facilitare il distanziamento, possono essere utilizzate per la gestione degli ospiti aree aggiuntive interne ed esterne alla struttura ricettiva (spesso utilizzate per altri scopi). I tavoli devono essere distanti almeno un metro l’uno dall’altro, ad eccezione delle famiglie o delle persone che convivono o condividono la stessa stanza.

Gli addetti alla sala, che entrano in contatto diretto con gli alimenti, devono indossare mascherine e devono lavarsi o igienizzarsi frequentemente le mani.

La tovaglia va cambiata ogni volta che si cambia un ospite. Se si utilizza un telo coprimacchia sulla tovaglia, basta sostituire quest’ultimo. Se non è possibile prevedere l’uso di una tovaglia che copra l’intera superficie del tavolo, il tavolo deve essere pulito dopo ogni servizio.

Colonnine Igienizzanti o GLOW? Scopri come igienizzare le mani di clienti e collaboratori senza sprechi, senza inquinare e con una migliore user experience.

Servizio al tavolo e buffet

È indicato il servizio al tavolo con personale adeguatamente munito di guanti e mascherina.

Il servizio a buffet è da consigliare solo se si rispetta il distanziamento e si evita l’affollamento (es. adesivi sui pavimenti, pali, nastro segnaletico di percorso, ecc.).

Gli alimenti esposti nei buffet devono essere adeguatamente protetti. Se non è possibile installare la protezione contro le gocce, gli ospiti e i gestori devono indossare le mascherine. Pinze, cucchiai e altri utensili a disposizione degli ospiti devono essere cambiati frequentemente e riposti in contenitori separati per evitare contaminazioni da contatto.

Durante ogni servizio tutte le superfici del buffet devono essere pulite e disinfettate. Al fine di agevolare lo smaltimento dei dispositivi di protezione individuale utilizzati dagli ospiti, si raccomanda di posizionare i cestini dei rifiuti con pedali o fotocellule all’interno o in prossimità dell’area di gestione.

Lavaggio piatti e stoviglie

Piatti, posate e bicchieri devono essere, necessariamente, lavati e disinfettati in macchine lavastoviglie. Particolare attenzione anche agli utensili che non sono stati utilizzati, anch’essi vanno considerati nel lavaggio se c’è la possibilità che siano stati toccati durante il servizio.

Nell’impossibilità del lavaggio in lavastoviglie, eseguire quello manuale: lavaggio, disinfezione e risciacquo, con asciugatura con carta monouso.

Servizio in camera

Accurato anche il discorso riguardante il servizio in camera. Le pietanze da somministrare, tramite il servizio in camera, vanno trasferite all’interno di appositi contenitori monouso chiusi con coperchio.

Il trasferimento dovrà essere fatto da personale autorizzato e munito di DPI. La velocità del servizio è essenziale per assicurare la minima esposizione alle pietanze in questione.

Asporto

Analogo è il discorso per le pietanze da asporto. Oltre alla preparazione secondo le vigenti norme, i pasti vanno consegnati all’interno di contenitori monouso coperti adeguatamente, evitando la fuoriuscita.

Come sanificare la stanza d’albergo

La sanificazione delle mani è una parte importante nella prevenzione e serve per mantenere i viaggiatori al sicuro negli hotel. Basti pensare a quante cose tocchiamo nel primo minuto in cui entriamo in una nuova stanza d’albergo.

  • Chiave
  • Maniglia della porta o la porta
  • Interruttore luce
  • Telecomando o comandi climatizzazione

Con queste nuove linee guida il personale dell’hotel può fare del suo meglio per contribuire a rendere sicuro qualsiasi soggiorno.

Preparazione della stanza

Il servizio di pulizia della camera include una pulizia completa che prevede l’utilizzo di aspirapolvere e lo straccio del pavimento, la pulizia dei mobili, del bagno e dell’angolo cottura. Il personale delle pulizie rifornisce anche le forniture come articoli da bagno, asciugamani e caffè.

Ecco perché è fondamentale che anche il personale delle pulizie, seppur con i guanti, abbia accesso a dispositivi di igienizzazione delle mani adeguati.

Prima dell’arrivo di qualsiasi ospite, bisogna assicurarsi che la stanza sia stata pulita a fondo. Bisogna anche assicurarsi che, in ogni stanza, circoli aria fresca, non solo per prevenire l’accumulo di odori, ma anche per ridurre il rischio di agenti patogeni trasportati dall’aria nelle stanze.

Pulizia delle stanze

È meglio usare un detergente multiuso per pulire tutte le superfici della camera d’albergo. I detergenti sono particolarmente efficaci nell’uccidere i germi e i batteri sulle superfici dure come i gabinetti, i lavandini, i box doccia e i pavimenti.

Una volta che un ospite se ne va, la stanza deve essere pulita a fondo prima dell’arrivo dell’ospite successivo. Questo significa che tutte le superfici devono essere pulite con salviette disinfettanti o spray, con particolare attenzione alle aree che gli ospiti hanno probabilmente toccato durante il loro soggiorno (come le maniglie delle porte, interruttori della luce e ricevitori del telefono).

Una delle maggiori lamentele che gli ospiti degli hotel fanno sulle loro stanze è l’odore dei disinfettanti. La maggior parte degli hotel usa una combinazione di detergenti pesanti e disinfettanti chimici per assicurarsi che la stanza rimanga senza germi.

Invece, bisogna valutare opzioni di pulizia naturale con acqua e detergenti non aggressivi e che lascino un odore piacevole e non pungente.

Leggi anche: La verità su COVID-19 e inquinamento.

Pulizia di lenzuola e biancheria

Ci sono diversi metodi per pulire le lenzuola e la biancheria degli hotel. Il modo migliore è usare una combinazione di acqua calda e candeggina, seguita da un ciclo di risciacquo senza candeggina. Questo metodo uccide i batteri che possono essere presenti sui panni.

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Sanificazione delle mani in hotel: norme per il viaggiatore

Gli hotel e gli alloggi possono avere molti germi e virus, ma possiamo seguire questi consigli per evitare rischi durante il soggiorno in hotel o in altri luoghi di alloggio.Se hai una particolare catena di hotel che conosci e di cui ti fidi, cerca quella catena quando pianifichi il tuo viaggio. In alternativa:

  • Fai qualche ricerca sulla storia di pulizia dell’hotel.
  • Leggere alcune recensioni aiuta. Cerca, in particolare, menzioni di pulizia, insetti o cimici dei letti. I recensori spesso menzionano tali problemi, quindi potrebbe non essere difficile scoprire se ci sono problemi con l’hotel che stai considerando.

Una volta giunto sul luogo, allora il membro del personale potrebbe dirvi come igienizzano le loro stanze per essere sicuri che questo non accada di nuovo.

  • Igienizzare regolarmente le mani
  • Disinfetta i tuoi bagagli quando arrivi in albergo
  • Tieni il tuo telefono lontano dagli spazi pubblici
  • Usa le carte di credito invece dei contanti quando possibile
  • Dopo aver toccato i pulsanti dell’ascensore e le maniglie delle porte, igienizza o lava le mani
  • Lavati spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo essere andato in bagno; prima di mangiare; e dopo esserti soffiato il naso, tossito o starnutito.
  • Usa un disinfettante per le mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol

Conclusioni

In definitiva, essendo la sanificazione delle mani il miglior mezzo di prevenzione, nei contesti in cui non è possibile lavarsi le mani, è utile fornire dispenser igienici per disinfettare le mani. Questo permetterà agli ospiti e agli impiegati di pulirsi le mani regolarmente, oltre a garantire ambienti privi di germi in tutte le stanze dell’hotel.

Sanificare le mani è un must negli hotel e nelle strutture ricettive, a causa dell’alto traffico e del numero di persone che entrano ed escono. Vogliamo, quindi, assicurarci che tutti abbiano accesso a mani pulite, sia in cucina che in tutto l’hotel.

Dai un’occhiata alla tecnologia al plasma freddo su cui si basa GLOW

Nel mondo frenetico in cui viviamo, fatto di viaggi e contatti veloci, i disinfettanti per le mani sono un buon modo per uccidere i batteri, ma non sono il più efficace, né il più efficiente per fermare la diffusione di germi e virus.

FAQ su GLOW: tutto quello che ci chiede chi lo prova

HT Plasma ha deciso di rispondere alle maggiori FAQ su GLOW. Ogni giorno la nostra mail, oltre che i box dei nostri social, sono piene di richieste e domande su GLOW, sul suo funzionamento e su tutti i dettagli relativi all’igienizzazione mani con il plasma freddo.

HT Plasma ha scelto, quindi, di rivolgersi agli utilizzatori finali del dispositivo, ovvero tutte le persone che vogliono sapere come igienizzare le mani senza disinfettanti.

Molti di loro vogliono sapere come evitare gli sprechi di gel, non inquinare ed evitare fastidiose dermatiti da eccessivo uso di alcol.

Ecco perché, in questo articolo, abbiamo raccolto una lista di domande comuni, in modo da ottenere la giusta risposta o consiglio direttamente da chi GLOW lo ha creato.

Tutte le FAQ su GLOW

Una serie di risposte veloci ma esaustive che chiariscono i dubbi sul dispositivo e servono a far conoscere meglio la Non Thermal Plasma Technology, che è alla base di questo rivoluzionario prodotto.

Che cos’è il plasma freddo e cosa lo rende efficace per la disinfezione?

Il plasma è un gas composto da particelle come ioni ed elettroni che sono elettricamente cariche, questo le rende libere di muoversi. Conosciuto come “quarto stato della materia“, il plasma presenta caratteristiche interessanti in ambito sanificazione e disinfezione.

Quando un solido viene riscaldato, si trasforma in liquido e poi da liquido in gas. Se viene applicata una quantità sufficiente di energia al gas, diventa un gas ionizzato noto come plasma, che rappresenta il quarto stato fondamentale della materia.

Ricerca Disinfection and Sterilization Using Plasma Technology: Fundamentals and Future Perspectives for Biological Applications

Il plasma freddo, nello specifico, presenta elettroni e ioni a temperature molto diverse tra loro. Non essendo ad elevate temperature è possibile utilizzarlo con tutte le sue caratteristiche. Esiste, infatti, una Non Thermal Plasma Technology (tecnologia al plasma freddo).

Tra le proprietà più importanti del plasma freddo vi è quella antimicrobica. Infatti, può essere utilizzato per sterilizzare e annientare microrganismi nell’acqua e sulle superfici. Il plasma freddo previene le infezioni agendo direttamente sul metabolismo di virus e batteri, eliminandoli ed impedendo loro di riprodursi.

Per approfondire leggi Cos’è il plasma freddo e perché dovresti saperlo

Nello specifico, GLOW produce plasma freddo all’interno della camera di generazione, utilizzando l’aria circostante. Questa viene ionizzata, dando vita al plasma freddo, che verrà,  immesso nella camera igienizzante dove sono presenti le mani dell’utilizzatore.

GLOW può essere usato su mani screpolate o con lesioni?

Assolutamente sì.
Per ciò che riguarda l’interazione con le cellule umane, il plasma freddo stimola e riattiva il metabolismo cellulare. Questo significa che è un biostimolante e che aiuta le cellule a rigenerarsi e ripararsi. In molti casi, viene utilizzato nel trattamento da ustioni della pelle, proprio perché stimola la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Non producendo calore, né radiazioni UV può essere utilizzato quotidianamente sulla cute senza causare alcun tipo di danno.

Cosa prova che GLOW funziona?

Dal punto di vista scientifico, come afferma la ricerca Plasma Freddo, una nuova speranza nell’inattivazione dei virus, la sua efficacia è ormai nota in ambito sanificazione, tanto che lo si sta testando su virus molto resistenti, in alcuni casi mortali, come HIV (responsabile dell’AIDS) e HPV (Papilloma virus).

In Italia, GLOW è stato testato presso l’Università di Padova, da un team di specialisti, anche loro per mesi in prima linea nella lotta contro il Covid-19.

I ricercatori del dipartimento di Medicina Molecolare dell’UniPd hanno testato e appurato il potere antimicrobico del plasma freddo, efficace fino al 99,9% contro virus e batteri, nell’aria e sulle superfici.

Per quanto riguarda GLOW ci sono diverse certificazioni e riconoscimenti che ne attestano l’efficacia in modo comprovato:

  • Depositato il brevetto industriale innovativo e tecnologico presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
  • Marchiato CE: Prodotti conformi in produzione e lavorazione alle direttive Europee
  • Testato con prove di compatibilità elettromagnetica (EMC)
  • Conforme alla direttiva low voltage directive (LVD)

Vengono prodotte sostanze tossiche durante la generazione del plasma?

Assolutamente no.

Come detto, questa tecnologia non utilizza prodotti chimici e non ha alcun impatto sulla salute degli utenti, né sull’ambiente. Ecco perché il plasma freddo e GLOW sono approcci completamente nuovi per l’igienizzazione mani e per diminuire il problema dell’inquinamento da sostanze chimiche e da plastica.

Leggi anche Disinfettanti ed igienizzanti mani: vantaggi e rischi per uomo e ambiente.

Il plasma, come detto nei precedenti articoli, esiste in natura da sempre, basti pensare all’aurora boreale, visibile a certe latitudini. Soltanto di recente, però, è stato possibile riprodurlo in laboratorio. Le sue caratteristiche fisiche e chimiche lo rendono ideale per essere impiegato in vari settori, quello della sanificazione con il plasma freddo è uno dei principali.

Tutte attività che, al momento, contemplano l’utilizzo di prodotti chimici, potenzialmente inquinanti per l’ambiente.

Come faccio a far funzionare GLOW?

Il funzionamento di GLOW è molto semplice ed intuitivo.

Come dal video sopra riportato, basta eseguire poche semplici operazioni:

  • Bisogna inserire entrambe le mani nello spazio dedicato all’igienizzazione,
  • La luce viola si accenderà, dando l’avvio al processo di sanificazione delle mani
  • Durante l’erogazione del gas ionizzato, si percepirà una leggera corrente di aria.
  • Quando avverrà lo spegnimento della luce , sarà il segnale della completa igienizzazione.
  • Sarà, quindi, possibile estrarre le mani

Glow sanifica anche gli spazi sotto le unghie, dove spesso i virus sono presenti in grande quantità, essendo una parte difficile da pulire abitualmente.

Tra le FAQ su GLOW più ricorrenti, troviamo quelle riguardo il consumo e il suo utilizzo.

Quanta corrente consuma il dispositivo?

GLOW è un dispositivo che punta alla sostenibilità e ai bassi consumi, punto cardine di HT Plasma. Il consumo del dispositivo è, pertanto, minimo: tra i 20-30 W in funzione e 0.5W in stand-by.

Basta collegarlo ad una normale presa di corrente a 220v.

Cosa succede se GLOW smette di funzionare?

Il dispositivo ha un’ottima autonomia e resistenza elettrica, frutto di prove e test effettuati nel periodo di sperimentazione ed ingegnerizzazione del dispositivo.

Tuttavia, nel caso di malfunzionamenti, l’assistenza HT Plasma è pronta ad intervenire.

Qual è la sensazione che il gas ionizzato lascia sulle mani?

Non c’è alcun residuo o sensazione di unto o umido. GLOW eroga un getto d’aria che si percepisce all’interno della camera igienizzante in cui si trovano le mani.

Una volta terminata l’erogazione, sulle mani non rimane alcuna sensazione fastidiosa come avviene, invece, con alcuni gel o spray disinfettanti per le mani di natura chimica.

Le FAQ su GLOW più frequenti

Dove posso acquistare GLOW?

Il dispositivo GLOW è acquistabile previo contatto con HT Plasma, che produce e commercializza il dispositivo in tutta Italia. Per informazioni e preventivi, clicca qui.

Hai un hotel o un’attività commerciale? Vieni a vedere come GLOW può risolvere i tuoi problemi di igienizzazione mani.

Perché il dispositivo è più efficiente, sostenibile e delicato sulla pelle rispetto ai tradizionali disinfettanti per le mani?

Abbiamo spiegato, in tanti articoli di questo blog, come siano diversi i vantaggi di questa innovativa tecnologia al plasma freddo per igienizzare e contribuire alla prevenzione antimicrobica. Eccoli riassunti i maggiori vantaggi di GLOW:

  • Non contiene prodotti chimici o additivi. Il risultato è una sensazione di pulito, priva di odore.
  • Ha un’efficacia maggiore contro la tenace resistenza di batteri come  lo stafilococco.
  • Funziona automaticamente in breve tempo
  • Non sporca e non ha bisogno di essere pulito dopo ogni utilizzo
  • Non produce sostanze di scarto di nessun tipo
  • Totalmente sicuro per l’uomo e l’ambiente
  • I tempi di trattamento sono brevi

Questo elenco di FAQ su GLOW sarà sempre aggiornato in base all’user experience del dispositivo.

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