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Abbiamo sperimentato in questi ultimi due anni, come l’igiene delle mani sia fondamentale per la prevenzione di malattie ed infezioni. Ogni anno dal 2005, il 5 maggio è la Giornata mondiale dell’igiene delle mani, un modo per sensibilizzare tutti verso una pratica così semplice e naturale che, in molti casi, può essere il giusto modo per allontanare infezioni respiratorie e gastrointestinali.
Una giornata a cui l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) tiene molto. Ecco perché, in questo articolo, oltre a ripercorrere la storia dell’igiene delle mani, vedremo alcuni metodi per metterla in pratica, anche in assenza di acqua e sapone.
La storia dell’igiene delle mani va di pari passo con quella di un medico ungherese, Ignaz Semmelweis. Siamo nell’Europa del 1840, questo medico esercitava all’ospedale di Vienna nel reparto maternità.
Una delle piaghe di quegli anni era la morte delle partorienti a seguito di una strana febbre, chiamata febbre puerperale, poco dopo il parto. Semmelweis analizzò i vari casi documentati negli anni e notò qualcosa.
Le morti erano in maggioranza nei reparti in cui le partorienti erano affidati ai medici che facevano, nella stessa giornata, anche le autopsie a scopo didattico. Erano, invece, molte meno le morti in cui le partorienti erano assistite da levatrici donne.
Lo studio del dott. Semmelweis andò avanti e, ben presto, ricondusse tutto alla mancata igiene delle mani da parte di chi assisteva il parto. La sua teoria si basava, di fatto, sulla trasmissione di agenti patogeni dai cadaveri ispezionati alla sala parto e quindi all’organismo delle partorienti.
A quei tempi, sembra difficile crederlo, ma non era una consuetudine lavarsi le mani e lo studio sui germi e la loro proliferazione sarebbe avvenuto tempo dopo.
Pertanto, sia nelle pratiche quotidiane, sia in ambito medico ed ospedaliero, non era prevista alcuna igiene delle mani. Lo studio del medico ungherese, però, non fu accolto bene: i medici avrebbero dovuto ammettere, di fatto, di aver causato la morte delle loro pazienti.
Semmelweis, così, non poté fare altro che pubblicare i suoi studi, raccogliendoli anche in un libro che non fu mai accolto o riconosciuto dalla comunità medica mondiale. Solo dopo la sua morte, grazie al medico scozzese Joseph Lister la sanificazione delle mani e degli strumenti chirurgici prese piede.
C’è da dire, per completare il racconto, che solo nel recente passato, intorno al 1980, la pratica del lavaggio delle mani in ambito medico fu ufficialmente riconosciuta.
Questa scoperta fu molto importante, anche se oggi ci sembra molto naturale lavare le mani dopo la maggior parte delle nostre attività. Circa l’80% delle malattie viene trasmesso dal contatto con mani non igienizzate correttamente.
Queste mani infette vengono facilmente a contatto con le superfici e quindi con altre mani.Ecco alcune malattie che si diffondono per la mancata igiene delle mani:
Quindi, come vedremo anche più avanti, l’igiene delle mani è di assoluto valore, in un mondo dove per abitudine frequentiamo diversi luoghi e persone. Possiamo definirlo come uno dei metodi più semplici ed efficaci per fare prevenzione.
C’è una grande differenza tra lavaggio delle mani, sanificazione delle mani e disinfezione delle mani. Il lavaggio delle mani con acqua e sapone rimuove lo sporco, mentre l’uso di disinfettanti per le mani a base di alcol o salviette può ridurre i batteri sulle mani che non sono visibilmente sporche. La disinfezione delle mani è, invece, il passo successivo in termini di efficacia.
A volte le persone usano le parole “pulizia delle mani” e “disinfezione delle mani” in modo intercambiabile, ma questi termini hanno significati diversi.
Infatti, la rimozione dello sporco visibile è una pratica efficace ma non si riferisce all’uccisione dei microrganismi, che si ottiene utilizzando un disinfettante per mani o dispositivo di sanificazione mani.
Il lavaggio delle mani, in pratica, è l’atto di pulire le mani con acqua e sapone per rimuovere germi, sporco e oli grassi. Questo può essere fatto con semplice sapone o aggiungendo un agente antibatterico.
Questo studio norvergese ha dimostrato come il lavaggio con acqua e sapone è più efficace del lavaggio mani con gel, se fatto con determinati criteri.
Nei prossimi paragrafi vedremo come lavarle e perché pensare all’igiene delle mani è importante.
D’altra parte, acqua e sapone dovrebbero essere usati se le mani sono visibilmente sporche o contaminate da materiale organico. Tale lavaggio è particolarmente importante prima di mangiare o preparare il cibo e dopo aver usato la toilette. Il lavaggio delle mani con il sapone rimuove anche lo sporco e la terra che contengono microrganismi.
Ad ogni modo, come sappiamo, non semprelavarsi le mani e utilizzare gel come igienizzante è un’assicurazione di disinfezione, non quanto l’igienizzazione mani con il plasma freddo.
Per approfondire, leggi plasma freddo sanifica al 99,9% da virus e batteri.
L’igiene delle mani è il modo più efficace per ridurre la diffusione dei germi. Non dimenticare di lavare o disinfettare le mani dopo aver tossito, starnutito, soffiato il naso, visitato il bagno e prima di mangiare.
1. Bagnare le mani con acqua corrente.
2. Applicare il sapone liquido. Insaponare vigorosamente tra le dita e sotto le unghie per 30 secondi.
3. Risciacquare con acqua corrente e asciugare accuratamente con un asciugamano pulito o un asciugacapelli.
4. Smaltire gli asciugamani di carta in un contenitore dei rifiuti o smaltire gli asciugamani riutilizzabili in modo appropriato.
Tuttavia esistono 3 tipologie di lavaggio delle mani, note agli addetti ai lavori.
C’è da fare una premessa.
I microrganismi che popolano le mani si distinguono in due tipi:
Tenendo conto di queste informazioni, dovremmo tutti pensare all’igiene delle mani in generale ma, soprattutto, in relazione alle nostre attività ed abitudini quotidiane.
Ecco perché esistono tre tipologie di lavaggio mani, a seconda della durata e di determinati criteri. Abbiamo, quindi:
I gel disinfettanti per le mani sono un modo conveniente per pulire le mani quando acqua e sapone non sono disponibili. I prodotti a base di alcol (in genere dal 60% al 95% di etanolo o isopropanolo), generalmente chiamati “disinfettanti per le mani” o “sfregamenti per le mani”, vengono applicati sul palmo d’una mano e strofinati su tutte le superfici delle mani finché non sono asciutte.
I disinfettanti per le mani a base di alcol devono contenere almeno il 60% di etanolo o il 70% di isopropanolo. In Europa, i detergenti per le mani a base di alcol sono regolamentati dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e possono essere utilizzati, anche se abusare può causare problemi.
Non sono, infatti, così rari i casi di dermatiti da contatto, ne esistono di due tipologie:
Inoltre, è facile incappare in errori nell’igienizzazione mani come:
Leggi anche FAQ su GLOW: tutto quello che ci chiede chi lo prova
Le tecnologie all’avanguardia che prevedono approcci no-touch potrebbero essere sviluppate per disinfettare completamente le superfici contaminate.
Uno studio, pubblicato online nel gennaio 2022, ha esaminato vari metodi per prevenire la trasmissione di virus e batteri, partendo dalle superfici ed eliminando, parzialmente e gradualmente, i disinfettanti.
Un primo passo verso un tipo di prevenzione che pensa anche agli effetti dannosi dati dall’eccessiva esposizione a prodotti chimici, oltre che alla salute di tutti noi.
Oltre a queste pratiche di igienizzazione mani già note, abbiamo la sanificazione al plasma freddo.
Un nuovo studio mostra che il plasma freddo può essere utilizzato in applicazioni di sanificazione delle mani senza contatto. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Heliyon, mostra che i getti di plasma freddo possono essere utilizzati per trattare le mani senza la necessità di un contatto diretto con il plasma.
Il plasma è uno stato della materia che si trova in tutto l’universo e si genera quando gli atomi sono spogliati dei loro elettroni, lasciando un mix di ioni caricati positivamente ed elettroni caricati negativamente.
Una soluzione innovativa e sostenibile per l’igiene delle mani è produrre plasma freddo, che può essere prodotto a temperatura ambiente o anche al di sotto delle temperature di congelamento.
Il Non Thermal Plasma è una tecnologia emergente che può essere utilizzata per una vasta gamma di applicazioni, dalla pulizia delle superfici alla medicina, dalla chimica, al settore alimentare e horeca.
Leggi Come igienizzare le mani nei luoghi di lavoro
Il plasma, in conclusione, ha dimostrato di avere proprietà antimicrobiche, rendendosi utile come disinfettante che può prevenire la diffusione di batteri e virus.
GLOW, prodotto da HT Plasma è il primo dispositivo no touch Non Thermal Plasma (al plasma freddo) pensato per l’igienizzazione mani. Scopri di più
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